lunedì 28 gennaio 2013

MALATTIE DELLA TIROIDE


La tiroide è una ghiandola endocrina situata nella parte anteriore del collo con funzioni di produzione e regolazione degli ormoni. Oltre a bilanciare il calcio e il fosforo, contribuisce al miglioramento del metabolismo e alla buona crescita del bambino. È quindi molto importante assicurare lo stato di salute della tiroide e verificare il buon funzionamento della produzione di ormoni tiroidei.

Le malattie della tiroide più frequenti sono dovute ad alterazioni del numero di ormoni tiroidei prodotti. Si parla di ipotiroidismo e ipertiroidismo.

L’ipotiroidismo è una malattia della tiroide causata dalla carenza di ormoni tiroidei. Questa malattia produce un notevole rallentamento del metabolismo, con un conseguente calo di forza fisica e psichica.

I sintomi sono stanchezza, stipsi, aumento di peso, sonnolenza, gozzo. La facies mixedematosa è invece un sintomo che si presenta solo nei casi più gravi di ipotiroidismo e si manifesta con gonfiore della faccia, ingrossamento di labbra e, talvolta, perdita di capelli. Nelle fasi più acute di questa malattia possono nascere complicazioni all’apparato circolatorio (gonfiamento del cuore e rallentamento del battito cardiaco), all’apparato genitale (alterazioni del ciclo mestruale e calo del desiderio sessuale) e a quello muscolare (indolenzimento e debolezza).

La causa dell’ipotiroidismo è la carenza di iodio. Per curare questa patologia è necessaria la somministrazione di tiroxina, l’ormone prodotto generalmente dalla tiroide e responsabile del buon funzionamento del metabolismo.

L’ipertiroidismo è invece l’eccessiva produzione e circolazione di ormoni. Il morbo di Basedown (o di Graves), patologia congenita di origine sconosciuta, è una delle cause principali che determinano l’ipertiroidismo. Anche chi è affetto dall’adenoma tossico di Plummer (o morbo di Plummer) è soggetto a ipertiroidismo; si tratta di un’adenoma benigno nella tiroide che, essendo iperfunzionante, produce ormoni in esubero.

I segni più evidenti sono l’ingrossamento della tiroide, il gozzo, l’oftalmopatia infiltrativa (bulbi oculari sporgenti), la tachicardia. Fra i sintomi che il paziente affetto da ipertiroidismo accusa ci sono: palpitazioni, perdita di peso, nervosismo, insonnia, insofferenza al caldo, debolezza, diarrea.

Per curare questa malattia è necessaria la somministrazione di farmaci tireostatici in grado di bloccare la sovrapproduzione; nel caso di morbo di Plummer si procede con un intervento chirurgico per esportare il nodulo tossico.

Alcune malattie della tiroide non derivano propriamente da alterazioni ormonali, anche se spesso ne presentano i sintomi. Le tiroiditi, per esempio, sono provocate da infiammazioni della tiroide, con conseguente ingrossamento del collo e gozzo. A volte, come nella tiroidite subacuta di De Quervain (malattia generata da un virus), si manifestano anche febbre e mal di collo.

Sempre più frequente, specialmente tra le donne, è la nascita di noduli tiroidei: a volte si tratta di semplici cisti, mentre in altri casi danno vita a tumori maligni di vario tipo (papillare, follicolare, anaplastico). Nella maggior parte dei casi, comunque, questi carcinomi non sono altamente maligni e la possibilità di curarli è molto elevata.
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