venerdì 8 febbraio 2013

SAREBBE FORSE IL CASO…


Racalmuto rischia di essere ribattezzato il paese delle feste. Festa della Madonna del Monte, del Carmelo, Carnevale, Giovedì delle comari; non di antica istituzione quest’ultimo, ma di fondamentale importanza, tanto da richiedere la sospensione delle attività scolastiche  il giorno in cui ricade. Queste sembrano essere le cose su cui non si può transigere di certo. E se per puro caso  i festeggiamenti rischiano di subire dei tagli o  adattamenti alle situazioni economiche attuali che il paese vive, non si sente proprio ragione:  i soldi vanno trovati a tutti i costi. E non importa se questo denaro viene sottratto a cose più impellenti, di pubblica utilità. Le feste sono feste!

Un mio caro amico, racalmutese DOC, un giorno ebbe a dirmi che i popoli hanno necessità di  tre concetti fondamentali: Farina – Feste – Furca. Le famose tre F, insomma. Intendendo con questo  che alla popolazione i governanti non dovrebbero far mancare il benessere, successivamente dar loro momenti di svago, occasioni di aggregazione, ma applicare anche, ove e quando necessario, il rigore. Poi, secondo sempre alcuni, le feste andrebbero anche onorate con la chiusura delle scuole, per…santificarle meglio. E se così non si fa,  sono pronti pure a protestare.

Racalmuto è veramente un paese straordinario; da una parte un Comune che versa in gravissime condizioni finanziarie, con un debito che ha lasciato di stucco quanti, sembra, ne sono venuti a conoscenza nelle ultime ore – come se le notizie che trapelavano dal palazzo fossero inventate o esagerate. Un Ente che rischia di non poter quasi accollarsi la quota del 10% degli stipendi per i contrattisti che vedrebbero compromesso, in futuro, il  rinnovo del loro contratto di lavoro. Dall’altra, nel pieno della coerenza e correttezza, schierandosi dalla parte del popolo e non dei “Potenti”, alcune frange di racalmutesi, che si battono per la realizzazione di tutti i festeggiamenti con i sacri crismi.

Io credo si sia persa un po’ la strada verso quella ragione che alberga in tutti gli abitanti di questo paese. E continuo a fare l’esempio del buon padre di famiglia che, in ristrettezze economiche, pur di provvedere alle necessità della propria prole, senza alcun ripensamento, risoluto, taglia ciò che non è necessario pur di poter portare pane ai propri figli. Ben vengano quindi le iniziative che ho letto sul web, ad opera di alcuni ragazzi, che avanzano proposte del “fai da te” – finalmente i giovani che si adoperano! - disposti ad autofinanziarsi se proprio non si vuole rinunciare al carnevale. Avremo tempo per le feste. Per ora sarebbe forse il caso di pensare alle…Farine.


Racalmutese Fiero
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1 commento:

  1. Ho l’impressione che Racalmuto, ormai, sia un paese straordinario solo per via dei Commissari Straordinari.
    Anche la ragione sembra aver preferito altri lidi. Che resta? Se i Commissari si trovano qui non è certo in seguito ad un colpo di Stato da loro perpetrato ai danni della comunità racalmutese che si deve quindi ribellare per riscattarsi. Questi sono arrivati per svolgere il proprio lavoro per cui sono stati incaricati in seguito al verificarsi di fatti precisi. Che ci piaccia o non ci piaccia questa è la realtà e chi non la riconosce agisce in malafede.

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