venerdì 15 marzo 2013

FRANCESCO, COME IL FRATE DI ASSISI


Abbiamo il Papa. Dopo la rinuncia di Benedetto XVI, dopo quattro fumate nere, viene proclamato Pastore della Chiesa cristiana un cardinale dell'America latina. Prende il nome di Francesco.

Mi auguro che il nuovo Pontefice possa impersonificare la dottrina e gli insegnamenti del frate di Assisi e condurre il suo mandato nell'interesse della comunità' cristiana e non "dell'azienda chiesa". Una dottrina che riporti fedeli, credenti e non verso la fiducia nei confronti del clero e della Chiesa, intesa come servizio ai poveri, agli emarginati, agli oppressi.

Abbiamo avuto dei grandi Papi, uomini capaci, di polso, figure carismatiche che sono riusciti a conciliare gli interessi della Chiesa con le esigenze dei fedeli. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una crisi religiosa, pesantemente condizionata dal crollo dei valori della dottrina cristiana e marcati dagli scandali che hanno coinvolto prelati in molte parti del mondo.

Che il nuovo Papa, pastore di anime, successore di Pietro sul soglio pontificio, rappresenti l'umilta' e sia conforto e sostegno di tutti i credenti. L'America latina ha attraversato e sta attraversando periodi di profonda crisi , flagellata da tanti, troppi problemi. Forse Francesco, che ha vissuto il dolore di tali mortificazioni e tormenti, saprà interpretare al meglio il servizio pastorale al quale è stato chiamato, facendosi portavoce e conciliando le esigenze del mondo cattolico e laico, ma soprattutto adoperandosi verso le fasce più deboli della società mondiale.

Racalmutese Fiero
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